MEMORIE
“La Sortita di Mestre”
Nel 1848, dopo l’armistizio di Salasco Carlo Alberto si ritirava lasciando le città insorte ad affrontare da sole la repressione austriaca. Fra queste Venezia.
Accampatasi a Mestre, l’armata asburgica strinse d’assedio Marghera ed il suo Forte, dove erano asserragliati circa 2000 uomini, fra cui molti volontari provenienti da varie regioni d’Italia.
La situazione ristagnò per alcuni mesi fino al 27 ottobre del 1848, quando fu tentata un’azione di forza per liberare Mestre: la Sortita dal Forte Marghera.
All’alba del 27 ottobre, gli italiani uscirono dal Forte Marghera e dopo ripetuti assalti riuscirono a far retrocedere gli austriaci che ripiegarono verso Treviso.
Placido Aldighieri, nel suo libro “Memorie di un veterano 1848-49” ricorda così quell’episodio: “Allo scoccare delle tre di notte nei due grandi quartieri di Marghera e così quelli aquartierati nelle baracche, si vedevano di soppiatto silenziosi con un piccolo lumicino girare alcuni Caporali e Sergenti, e questi portarsi nelle camerate e svegliare i soldati, i quali restavano molto sorpresi per il modo in cui venivano chiamati; ma alle loro domande veniva risposto che dovevano far sacrificio e di solo ubbidire, di vestirsi con armi e bagaglio. Tutto era pronto alla partenza, gli ordini erano già stati dati di abbassare le porte della fortezza per sortire!”
Il Luogo da visitare: Forte Marghera
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