MEMORIE
Milano – 27 Marzo
Ieri verso le ore 12 incominciò l’ingresso delle truppe Piemontesi da porta Vercellina entrando però dall’Arco della Pace, via del Sempione. Sulla Piazza d’Armi si schierarono in parata con tre bandiere militari distribuite. Contavasi presso che a sei mila di fanteria, con 500 di cavalleria, ed otto pezzi di cannone che entrarono da quella parte sulla sera. (…) Si apersero le porte del Castello per ivi riceverli, ed il Capitano del Castello, Lampato Francesco che n’era incaricato si fece loro incontro con parole di congratulazione. E’ da notarsi che mentre le truppe difilavano ordinatamente per far l’entrata nel Castello, una immensa quantità di Signorine staccavano dal proprio petto le tricolori coccarde e frammezzo le file s’inoltravano ad onta di una continua pioggia per appenderle ai petti di quella Ufficialità.” (G.B.Jasbitz, “Il teatro della guerra dopo la Costituzione del 15 Marzo 1848”, 1848)
Dopo il successo ottenuto con le Cinque giornate, su spinta dei moderati milanesi viene richiesto, con una petizione, l’intervento di supporto di Carlo Alberto. Il re aveva radunato il suo esercito a Novara, ma la sua mossa fu quella di aspettare, dai milanesi, la richiesta ad agire, per giustificare di fronte alle diplomazie internazionali l’ingresso delle sue truppe nel Lombardo-Veneto e acquisire legittimità.
#memorierisorgimento #risorgimentoitaliano #castelnuovodelgarda #oliosi