I PROTAGONISTI
ANTONIO OLIVI (Treviso, …– Mestre, 27 ottobre 1848)
“Non sono appena che quaranta ott’ore, e queste membra agghiacciate, quest’occhi impietriti, questo cuore inceppato, erano pieni di movimento, di slancio e di battiti generosi.” (G.Rambaldi sulla spoglia di Antonio Olivi)
Antonio Olivi partecipò ai moti del 1848 e con il grado di tenente prese parte alla difesa della Repubblica di Venezia.
Gli venne affidato il comando dell’operazione poi nota come “sortita di Mestre”, una sortita da Forte Marghera destinata a riconquistare la città di Mestre, presa dagli austriaci il 18 giugno 1848.
Il 27 ottobre del 1848, all’alba, a capo di 2000 uomini, attaccò gli austriaci a San Giuliano, ricacciandoli verso Treviso.
Si ricongiunse con circa 1500 volontari in piazza Barche e si diresse quindi verso il ponte della Campana, unico accesso per la piazza Maggiore e per il centro cittadino.
Qui dovette affrontare la difesa austriaca.
Dopo tre assalti respinti, gli italiani presero possesso delle case sulla via delle Muneghe (poi via Poerio) per contrastare il fuoco proveniente dalle case requisite dagli austriaci, ed al quarto assalto misero in fuga i soldati croati.
Gli austriaci ripiegarono sul ponte delle Erbe per permettere al comando di lasciare la Torre civica.
La battaglia si concluse vittoriosamente per gli italiani, ma Antonio Olivi, come Alessandro Poerio, morì nel combattimento.
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